Economia e Lavoro

750 milioni per progetti su portualità in Puglia. Cgil e Filt: importante avviare confronto a sostegno degli investimenti per lo sviluppo in Puglia


“La notizia relativa all’ammissione a finanziamento di progetti per oltre 750 milioni di euro presentati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale non può che essere positiva, intervenendo su snodi fondamentali per il sostegno allo sviluppo del territorio, l’integrazione logistica e l’internazionalizzazione delle imprese. C’è grande attenzione in questo senso da parte del sindacato per le ricadute sul piano occupazionale che tali interventi potranno determinare, la qualificazione del lavoro e l’aumento della sicurezza per chi opera nelle strutture”. È quanto affermano in una nota congiunta i segretari generali della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e della Filt Cgil regionale, Giuseppe Guagnano.

Per Cgil e Filt “lo sviluppo portuale trascina con sé quello di più settori produttivi ed economici, e rafforza la naturale propensione della Puglia e dei suoi scali industriali e turistici a essere riferimento per gli scambi con i paesi dei Balcani e dell’area del Mediterraneo. Così come collegati alle Zes e alle zone a fiscalità ridotta rappresentano un volano per le imprese locali e assieme un fattore attrattivo di nuovi investimenti produttivi”.
“Siccome si parla di fondi potenziali – prosegue il sindacato – vorremmo capire assieme ai vertici della struttura di gestione dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Trani, quali sono gli interventi certi e quali i passaggi ulteriori affinché tutta la progettazione illustrata nella comunicazione dell’Autorità trovi risorse per essere realizzata. Riteniamo necessario avviare un confronto con i soggetti della rappresentanza del mondo del lavoro, per sostenere azioni che vanno nell’indirizzo di un potenziamento e ammodernamento delle strutture, collegandole al sistema logistico e intermodale di tutta la regione. Allo stesso modo per coordinare gli interventi con l’insieme delle strategie e degli investimenti che la regione deve programmare, a valere sul Recovery e sulla prossima stagione dei fondi strutturali”.

Bari, 10/03/2021

di Redazione