Arte e Spettacolo

DUE PREMI SPECIALI PER L’ITALIA NELLA OLIMPIADE ISPIRATA AI GIOCHI SPORTIVI PARIGI 2024

Nel Dipartimento della Loira in Francia il 17 maggio è stata inaugurata la 13esima Floralies International di Nantes, la rassegna florovivaistica che ogni cinque anni invita a partecipare delegazioni selezionate per rappresentare la propria nazione.

Dal 1956, anno delle prime Floralies, sono 60 i Paesi che si sono confrontati nella competizione dove la bellezza è l’unica regola rigida che resta invariata nel tempo.

Nell’edizione 2024, che si concluderà il 26 maggio, a rappresentare l’Italia, previa meticolosa selezione a cura del Comitato organizzatore, è Esecuzione Verde Group di Bari.

Nella fotto scattata nella tenuta de La Chabotterie si riconoscono Tina Camardelli, Antonio Lavermicocca, gli specialisti del verde dell’azienda e l’interprete e progettista francese

L’azienda, specializzata da quattro generazioni in allestimenti e composizioni floreali, ha superato lo scoglio rigido del giudizio dei selezionatori grazie al successo dell’edizione Euroflora 2022 dove, la squadra capitanata dall’imprenditore Antonio Lavermicocca e da Tina Camardelli, rispettivamente titolare e green designer dell’impresa, con il tema “Puglia ancestrale” ha conseguito un meritato successo internazionale vincendo i premi più prestigiosi tra cui il Premio d’Onore.

Le Floralies di Francia targate 2024 hanno proposto il tema “Jeux de fleurs” per omaggiare i Giochi Olimpici che si svolgeranno in estate a Parigi, in sintesi una Olimpiade di bellezza in una di forza fisica con la consapevolezza universale che solo rigore e cura portano al risultato desiderato.

Ed è questa la visione del team tutto italiano che, rispettando il tema assegnato tra i cinque sottogruppi proposti dall’Organizzazione, ha rappresentato il tema più identitario di sempre “LE CARTE NAPOLETANE”

“Partiamo dal fatto che per noi, quando ci è stata comunicata la convocazione, è stato già come vincere il premio più ambito nella rassegna di settore così esprime la sua soddisfazione Antonio Lavermicocca CEO di Esecuzione Verde Group con l’esperienza di Euroflora 2022 eravamo consapevoli delle difficoltà nel riprodurre installazioni gigantesche fuori sede ma di certo non potevamo immaginare imprevisti tipici dei viaggi internazionali come, il blocco al Traforo del Monte Bianco di 24 ore con due tir carichi di kalanchoe e altre tipologie di fiori delicatissimi o l’incessante pioggia nel Dipartimento di Vandea dove quest’anno eccezionalmente si è svolta la manifestazione. Pertanto continua Lavermicocca entrare nell’ingranaggio complesso di una floralie di questa portata ci riconsegna alla normalità delle nostre giornate con una rinnovata consapevolezza dei nostri mezzi, soprattutto organizzativi ed imprenditoriali.

Per Tina Camardelli, esperta del verde ed esecutrice del progetto, la soddisfazione è proprio nei premi ricevuti, un fedele riconoscimento al lavoro svolto e alle aspettative in una selezione così poco incline alle aperture verso tutto ciò che è alternativo nel rigido concetto di conservazione identitaria radicato nella cultura francese.

“Siamo grati al Comitato per i due premi di qualità che hanno voluto assegnarci: “Miglior scenografia” e “Valorizzazione del tema”, sono questi infatti gli ambiti in cui avevamo posto maggiori aspettative e francamente, in una competizione che annovera il Gotha della florovivaistica mondiale, non ci speravamo molto. In queste rassegneprosegue Camardelli le varianti da considerare sono infinite e ciascuna di esse, di conseguenze difficilmente governabili.

A noi hanno assegnato una delle aree più vaste da allestire, 1000 mq da ricoprire calcolando meticolosamente spazi di manovra e di sicurezza per il passaggio dei visitatori. Un’impresa a cui non si può mai essere completamente preparati dovendo lavorare in condizioni climatiche che hanno reso il terreno vulnerabile e a rischio di tenuta.

Al nostro progetto sulle carte da gioco italiane abbiamo assegnato un sottotitolo, molto esplicativo, “La storia tra le mani“, una sorta di racconto degli albori della nascita del gioco che si perde nella memoria.

Marco Polo è l’esploratore che ci ha ispirato nel raccontare scenograficamente il progetto rappresentato dalle quattro aree coinvolte nella leggenda delle carte, Oriente, Oceano, Deserto, fino ad arrivare in Italia con le moderne carte di uso popolare.

Quali difficoltà avete incontrato durante le fasi di allestimento?

E’ stato necessario lavorare con macchine speciali per mettere in sicurezza l’allestimento centrale dei quattro poli dedicati, un corpo piramidale altro più di quattro metri a rappresentare un maestoso castello di carte da gioco. E qui non vi nascondo la soddisfazione nel vedere i visitatori esprimersi nelle tipiche espressioni di meraviglia “con il naso all’insù” alla francese.

Qual è l’obiettivo principale in ogni suo progetto?

In questo mi sento di interpretare le aspettative di tutto il gruppo in quanto, la motivazione che ci spinge in competizioni su mercati particolarmente difficili, è la stessa che ispira i nostri lavori e cioè la valorizzazione dei nostri territori, delle nostre coltivazioni e delle nostre tradizioni. Con Puglia ancestrale a Genova abbiamo ricostruito uno spaccato rurale delle nostre campagne incredibilmente fedele, i tipici pomodori a grappolo appesi alla pergola in pietra, per esempio, sono letteralmente andati a ruba tra i visitatori che scoprivano per la prima volta una tecnica di conservazione della tradizione rurale pugliese.

Allo stesso modo nella suggestiva tenuta de La Chabotterie in Vandea, sede della manifestazione, abbiamo riprodotto gli ambienti utilizzando i nostri peperoncini e le fragranti cipolle rosse, una vera primizia in terra francese.

Quali sono i prossimi progetti in cantiere?

In concomitanza con la preparazione per Nantes, abbiamo avviato l’esclusivo progetto del TuliPark a Bari, uno spaccato olandese nel meridione d’Italia che ha prodotto numeri da capogiro tra visitatori e citazioni sulle principali testate giornalistiche locali.

Grandi progetti che però, per eccesso di cura, richiedono il massimo della nostra attenzione e pertanto per il momento ci concentreremo sul FlorPark che in sintesi sostituirà, per l’apertura estiva, il campo dei tulipani, con le coltivazioni tipiche della stagione estiva. La formula resta la stessa con la proposta di visite al parco, possibilità di fare eventi e attività per i bambini.

In parallelo c’è la cura del Garden, il vasto spazio espositivo dove realizziamo vendita al dettaglio di prodotti in esclusiva e piante e preventivi per ogni tipo di evento.

Bari, 21/05/24

di Redazione