TULIPARK BARI: DOPO UN FINE SETTIMANA DI POLEMICHE LA PAROLA TORNA AI FIORI E LO SPETTACOLO CONTINUA
Inaugurato il 26 marzo a Bari il famoso campo di tulipani ha fin dai primi giorni potuto avvantaggiarsi di una forte spinta mediatica. E d’altro canto erano anni che il capoluogo pugliese, famoso nel mondo per la focaccia, le orecchiette ed ogni tipo di bontà enogastronomica, oltre che per il mare, un clima favorevole e le bellezze naturali, non si riscopriva scenario di iniziative ecologiste e tipicamente incentrate sul benessere, tempo libero e famiglia.
L’iniziativa del quarto TuliPark del noto franchising, a Bari dopo Roma Bologna e Spoleto, è stata accolta con favore da quanti vi hanno riposto l’utilità di trascorrere una bella giornata all’aria aperta a pochi minuti dal centro affrancandosi da una viabilità che, specie nei festivi e nei fine settimana, mortifica, con lunghe code, qualsiasi tentativo di fuga dal traffico cittadino.
In soli dieci giorni di apertura però succede l’imponderabile, complice la spettacolarizzazione delle foto che impazzano sui social ed un feedback positivo pressocchè unanime dei visitatori che lasciano il tulipark carichi di meraviglie, il sistema non regge ed è costretto ad una pausa.
Ed è quello che, ci spiegano gli organizzatori, è successo domenica 7 aprile, quando fin dalle prime ore del mattino la fila di auto incolonnate per raggiungere il parcheggio del parco si perdeva a vista d’occhio.
“Gli ingressi al Parco – riferisce l’affiliato per Bari Antonio Lavermicocca – sono contingentati dalle prenotazioni online. Negli scorsi giorni – continua l’imprenditore florovivaistico – abbiamo registrato una media giornaliera di circa mille ingressi con una punta esponenziale di circa cinquemila ingressi nella giornata di Pasquetta.
L’ingresso libero era un’eventualità che avevamo considerato nell’ottica di casi eccezionali che, in quanto tali, dovevano essere di numero ininfluente. E così arriviamo alla famosa domenica delle polemiche. La bontà di immagini registrate da ben due emittenti televisive sabato 6 aprile restituiscono una realtà del parco in perfetta salute e con una disponibilità di fiori a pieno regime. Esattamente alle 11 del giorno dopo, domenica 7 aprile, siamo stati travolti da un numero ingestibile di visitatori senza prenotazione online e, dinanzi a scene di nervosismo e di instabilità emotiva di qualcuno (una componente dello staff è stata aggredita verbalmente oltre che fisicamente), abbiamo cercato di arginare l’afflusso nella zona tulipani per limitare i pericoli ai visitatori e danni al parco.
Posso immaginare che delusione, affaticamento per l’attesa, possano influenzare le nostre azioni ma credetemi, veder maltrattare i fiori tardivi, quasi avessero la colpa di essere ancora poco maturi e quindi meno apprezzabili, getta nello sconforto.
Nè è valso qualsiasi tentativo degli operatori per tentare di arginare la situazione. In questi giorni, a calma ritrovata, le centinaia di attestazioni di incoraggiamento e di gratitudine testimoniano la bontà delle nostre azioni e soprattutto il nostro supremo interesse a tutelare l’integrità delle persone prima e del parco successivamente rispetto al vantaggio economico. In queste ore – conclude Lavermicocca – ci arrivano richieste per annullare il rimborso, i clienti si dicono dispiaciuti e per questo vorrebbero in qualche modo contribuire, noi ringraziamo ma la serietà del marchio va tutelata e pertanto i rimborsi sono partiti”.
Pace fatta quindi e serenità ritrovata anche se, per evitare il reiterarsi dei fatti, ad oggi gli organizzatori hanno dichiarato il sold out chiudendo il sistema di prenotazione. Si procederà quindi, nelle prossime giornate, ad evadere i ticket già venduti online.
Il web prevedibilmente si è scatenato offrendo il diritto di commentare a chiunque l’accaduto e non è mancato chi, ironicamente, ha approfittato del clamore per dare un taglio sarcastico ad un episodio che, se avesse incontrato un’immediata disponibilità collaborativa di tutti, avrebbe occupato al massimo le cinque righe di una recensione sfavorevole.
Intanto, la corsa all’ultimo ticket disponibile è cominciata, come testimoniano alcuni messaggi arrivati agli organizzatori i quali, per lo stesso motivo, si dicono profondamente addolorati per l’impossibilità ad accontentare tutti.
“In queste ore – riferisce Tina Camardelli green designer del gruppo – stiamo ospitando le scuole già prenotate per la gioia di bambini ed insegnanti, ed è una grande soddisfazione poter arrivare alla sensibilità dei bambini attraverso l’educazione al rispetto dei fiori e della natura. Potranno essi stessi, rientrando a casa, raccontare che i tulipani fanno parte di un ecosistema delicato da tutelare per il benessere del pianeta e che la natura ci omaggia di spettacoli proprio in relazione al nostro comportamento”.
Le parole dell’esperta progettista non solo ci trovano d’accordo ma ci permettono di rilanciare il concetto dell’importanza di preservare la bontà e l’unicità di iniziative di questo genere che, non solo restituiscono bellezza laddove si è smarrita ma ci consentono opzioni alternative per le prossime belle giornate da passare all’aperto in famiglia e con gli amici, pelosi e non.
Bari, 10/04/24 di Redazione
Qui di seguito postiamo alcuni scatti di martedì 9 aprile che testimoniano la regolarità delle attività programmate.