Cronaca

VICENDA ASTRAZENECA: CATTIVA NOTIZIA O OPPORTUNITA’? PER I GIORNALISTI DI TREVISO LA RINUNCIA DI 3MILA DOCENTI PUO’ SALVARE LA VITA

Ph Michele Falcone

Entro le 18,00 di oggi 3mila dosi di vaccino a disposizione dell’Ulss 2 di Treviso sono state impiegate per la copertura vaccinale dei giornalisti del territorio provinciale. La decisione era maturata alla notizia della rinuncia della somministrazione del vaccino AstraZeneca già prenotata per i docenti della scuola e da effettuarsi in giornata. L’azienda sanitaria di Treviso, nell’ utilità di non vedere sprecate le dosi del prezioso vaccino ha deciso di offrire questa opportunità a tutti i professionisti dell’informazione della provincia di Treviso che si sono recati nei quattro punti di somministrazione vaccino anti covid senza necessità di prenotazione.

E proprio mentre l’infettivologo del Sacco, Professor Galli ribadisce in un ultim’ora all’ADNKronos l’importanza della copertura vaccinale perchè “la terza ondata covid farà molti morti”, non si può che plaudere alla decisione della sanità veneta. “Non bisogna sprecare alcuna dose di vaccino. E’ fondamentale cercare di fermare una terza ondata, potente, che farà molti morti e che, in larga misura, è già partita” ha commentato Galli, insistendo sulla necessità di difendersi in un momento in cui la pandemia impenna verso l’alto. La vicenda del ritiro del lotto AstraZeneca non deve, secondo Galli, farci perdere l’obiettivo di massima copertura vaccinale “Il vaccino AstraZeneca ha dato comunque una prestazione più che sufficiente per garantire una risposta immunitaria alla grande maggioranza delle persone giovani e sane o alle meno giovani ma in buona salute. Personalmente, se non avessi fatto già la vaccinazione, e se, con le informazioni attuali, mi avessero proposto oggi di fare il vaccino AstraZeneca, l’avrei fatto senza esitazione. Dopo il caso del lotto sospeso era prevedibile che si registrassero rinunce alla vaccinazione. Purtroppo questa vicenda è stata quanto di più intempestivo potesse capitare. Su 10 milioni di vaccinati con un qualsiasi vaccino – spiega Galli all’Adnkronos Salute – è praticamente certo che nell’arco dei 6 giorni successivi alla vaccinazione si verificheranno 6 decessi per morte improvvisa. Ma sono 6 decessi che su 10 milioni di persone si verificano sempre, indipendentemente dal fatto che ci sia stato o no il vaccino. Si tratta di eventi attesi. Ci sarà, su un numero dato di persone, un certo numero di infarti, di ictus e così per le diverse patologie, importante, dunque, secondo Galli, informare le persone che possono maturare dubbi sui vaccini ricordando loro che le coincidenze non solo esistono ma sono previste. E a fronte delle coincidenze bisogna tenere i nervi molto saldi e capire che si tratta solo di coincidenze. Non possiamo evitare che resti nell’uomo della strada un dubbio, ma questo, purtroppo, è profondamente sbagliato”.

Bari, 13/03/2021

di Redazione fonte Adn Kronos salute