Economia e Lavoro

EDILIZIA GIUDIZIARIA, APPELLO DI CGIL E FP PUGLIA: UN TAVOLO TRA LE PARTI PER TROVARE SOLUZIONI IDONEE E ACCELERARE SU CITTADELLA DELLA GIUSTIZIA

Una convocazione urgentissima che riunisca intorno ad un tavolo dal Presidente della Corte d’Appello di Bari al Prefetto, all’Associazione Nazionale Magistrati al Presidente dell’ANCI, alle parti sociali, per affrontare la questione edilizia giudiziaria a Bari provando una convergenza di intenti ma anche di soluzioni possibili, che siamo soddisfacenti per tutti, cittadini, operatori e lavoratori.

È l’invito che Cgil e Fp Cgil Puglia – attraverso i rispettivi segretari generali Pino Gesmundo e Domenico Ficco –  rivolgono al Presidente della Corte d’Appello, Cassano, il sottosegretario alla Giustizia, Sisto, il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, De Caro, per riportare al centro di un’azione costruttiva il tema dell’edilizia giudiziaria in Puglia e in particolar modo nella città capoluogo, soprattutto dopo lo sgombero a maggio 2018 di una gran parte degli uffici giudiziari penali a causa di gravissime criticità strutturali che insistevano sul palazzo di Giustizia di via Nazariantz.

“Criticità che riguardano l’insufficienza delle aule di udienza, a Taranto come in altre province ad esempio, ma che a Bari ha assunto aspetti assai preoccupanti per una condizione che da momentanea sta diventando pericolosamente stabile.  A tutt’oggi la giustizia a Bari viene amministrata in sette sedi diverse, tutte per diversi motivi inadeguate, oltre che inopportunamente frammentate, con tutte le ricadute che si possono immaginare, che rendono ancora più complicata questa emergenza sanitaria”.

Cgil e Fp di Puglia ricordano come “l’idea di costruire una cittadella giustizia è datata almeno 20 anni o giù di lì, mai concretizzatasi nel tempo, e abbiamo assistito nel passato recente a spettacoli poco edificanti con processi celebrati nelle tende o faldoni documentali sparsi per i corridoi del tribunale civile di piazza De Nicola”. Il sindacato accoglie favorevolmente “l’azione del presidente della Corte d’appello di Bari, il sottosegretario alla Giustizia e il sindaco di Bari, che segnalano l’urgenza e la necessità di mettere un punto sulla questione”.

Appare però “non più procrastinabile anticipare quei tempi lunghissimi (2028) previsti per il completamento del primo dei sei lotti del Polo della Giustizia, collocato nello spazio occupato dalle ex casermette. Occorre oggi, subito, un atto di responsabilità da parte di tutti gli organismi deputati per costruire luoghi idonei finalizzati a riconsegnare dignità ai lavoratori tutti che afferiscono alla sfera della Giustizia affinché la si possa amministrare nel modo più consono e in tutta sicurezza, in luoghi dignitosi, utilizzando tutte quelle opportunità che in questo momento storico vengono offerte. Rivolgiamo allora questo appello per avviare un tavolo dedicato che faccia il punto della situazione e per trovare convergenze nell’interesse di tutte le parti in causa”.

Bari, 13/03/2021

di Redazione