Politiche Regionali

M24A-ET:NEXT GENERATION EU E’ ORA CHE TUTTI I COMUNI DELLA CAPITANATA SI FACCIANO SENTIRE!

Di seguito pubblichiamo comunicato, in rappresentanza dei sindaci di molti comuni del sud che si sono uniti in rete, elaborato dal M24A – ET

“Da quando si è costituito il Movimento per l’Equità Territoriale sta conducendo una battaglia culturale e politica con l’obiettivo di vedere le popolazioni ed i sistemi produttivi del Mezzogiorno e le aree interne trattati in modo equo rispetto alle altre zone d’Italia. Si esige, dallo Stato e dalle altre Istituzioni, di rendere effettivo ciò che la Costituzione italiana prevede nella sua formulazione a partire dal principio di equità contenuto nell’art. 3 comma 2.

L’attenzione del M24A-ET, fondato dallo scrittore Pino Aprile, si è rivolta in particolare alla mancata e non corretta applicazione della L. 42/2009 detta “Calderoli”, in tema di sperequazione nei servizi e di effetti negativi dell’applicazione del meccanismo della spesa storica, nella distribuzione di risorse ai Comuni o, ad esempio, nell’iniquo riparto dei Fondi nella sanità.

L’azione non si limita solo in questi ambiti. Altri due segmenti di azione sono il divario degli investimenti pubblici e la ripartizione della spesa pubblica tra Mezzogiorno ed il resto del Paese e, da circa un anno, anche sul Next Generation EU e sulla sua ripartizione in Italia, per la quale sono stati redatti documenti e studi al riguardo che hanno trovato riscontro e convergenza anche in Svimez, Eurispes, Fondazione Visentini per citarne solo alcune. L’Italia è il primo beneficiario del Next Generation EU o come scrivono in molti, il Recovery Fund, con 209 miliardi di euro assegnati.

I criteri di ripartizione hanno tenuto presente fattori come la popolazione, l’inverso del reddito procapite, il tasso di disoccupazione, ecc.. Il Mezzogiorno ha pesato molto con i suoi dati nella determinazione complessiva della quota italiana, visto che ha il reddito procapite fra i più bassi d’Europa, la disoccupazione fra le più alte ……..peggio anche dei Paesi europei più periferici.

In questa cornice nazionale di “insufficienza” c’è anche chi sta peggio e chi meno. La provincia di Foggia, purtroppo si colloca tra quelle con i dati peggiori d’Italia. In alcuni è la peggiore. Quindi la logica, le documentazioni ufficiali, gli accordi come il NGEU e gli studi suggeriscono che il territorio della nostra provincia dovrebbe essere uno dei destinatari del Recovery Fund più attenzionato.

La domanda è: sta accadendo? E se non sta accadendo ci chiediamo come Movimento per l’Equità Territoriale M24A-ET, visto che la Provincia di Foggia pur sollecitata più volte, anche con PEC, non ha mai risposto in merito, se i nostri Sindaci e i Consessi comunali lo sanno, se stanno facendo qualcosa, se fanno sistema, se si fanno sentire, se hanno idee, se puntano i piedi……

A noi in Capitanata e nel Mezzogiorno manca tantissimo, dalla sanità agli asili nido, dalle strade ai ritardi per gli uccelli migratori sui raddoppi ferroviari e quelli immotivati e reiterati, accolti come successi sulla stazione AV senza il collegamento ferroviario dell’aeroporto e di voli aerei per far crescere turismo e l’accessibilità, dalle pari opportunità all’inclusione di genere e di territorio, ecc.

Occorre sottolineare che i nostri Sindaci e i Consiglieri comunali spesso sono soli, perché i partiti nazionali a cui fanno riferimento sono poco attenti ai bisogno della cd. “bassa Italia”.

“Il Movimento per l’Equità Territoriale non ci sta a rimanere inerme di fronte allo scippo che stanno architettando ai nostri danni a livello nazionale – affermano Pasquale Cataneo e Raffaele Cariglia rispettivamente responsabile cittadini e provinciale di M24A-ET- stiamo chiedendo ed aiutando i Sindaci del Sud ad unirsi, per far sentire la voce di chi ha più diritti di tutti nell’assegnazione delle risorse, fornendo loro anche strumenti programmatici.”

Nei giorni scorsi il M24A-ET ha inviato, a mezzo PEC, a tutti i Sindaci e, tramite i Presidenti, ai Consigli comunali dell’intera Capitanata le proposte in merito invitando, se convinti a condividerne visione prospettata, a portarle avanti insieme, in quanto utili e necessarie per la nostra popolazione e territorio che, essendo così indietro, non possono perdere quest’ultimo treno!

Finora, in pochissimi giorni, 146 sindaci del Sud (alcuni della Capitanata) l’hanno compreso ed hanno aderito all’ispirata iniziativa. I primi atti sono stati presentati in Parlamento. L’intera Capitanata non può mancare! Sindaci e Consigli comunali di Capitanata Vi invitiamo ad aderire.”

Foggia, 08/03/2021