VALENZANO, ZONA VILLE E LAVORI CON I FONDI EUROPEI: RITARDI COMPLETAMENTO AREE E MANCATA SICUREZZA
Sulla nota via Fanelli, arrivando da Bari alle porte di Valenzano, le ville che caratterizzano l’aria antistante il centro abitato fanno da biglietto da visita al piccolo comune della città metropolitana.
Al visitatore che proviene dal noto capoluogo pugliese situato a pochi chilometri di distanza, questo comprensorio fatto di case autonome ben curate immerse nel verde dona il senso immediato di un piacevole distacco dal caos urbano appena lasciato alle spalle.
Un’area estesa che, incontrando i favori di una politica europea incentrata sulla riconversione e la rivalutazione delle aree green, è entrata di buon diritto nelle progettualità del PNRR grazie ai fondi destinati alla riqualificazione delle aree urbane.
E di fatto molte sono le opere cantierizzate sull’intera area, una effervescenza di azioni che per contro rende complicato gestire i lavori garantendone la consegna in tempi rapidi e che nei fatti produce quella serie di ritardi ed ostacoli le cui motivazioni si perdono nella nota discarica dei barili di responsabilità.
In questo contesto, sulla via Saverio Mercadante, quella che un tempo i più ottimisti identificavano come la “Beverly Hills” di Valenzano, è facile imbattersi in reti metalliche e nastri di segnalazione per zone interdette logori e ammalorati che sono lì da così tanto ormai che sembrano fondersi con l’arredo urbano circostante.
A pochi metri dalle abitazioni, accanto ad un rovo rinsecchito di rosmarino, da mesi dimora materiale altamente infiammabile.
In seguito ad un sopralluogo, nella mattinata di ieri, la Polizia Municipale di Valenzano ha potuto constatare la pericolosità della condizione denunciata dal consigliere De Nicolò con interrogazione urgente in consiglio comunale del 6 agosto.
Lo stesso sopralluogo ha avuto la funzione di verificare l’idoneità dell’area per la concessione, per un’evento di ordine e scopo sociale, organizzato per i primi giorni del prossimo settembre.
Nel momento in cui scriviamo il problema del materiale pericoloso è stato arginato, presumiamo dall’azienda che gestisce i lavori, con l’apposizione di una nuova rete metallica piuttosto che nella sua rimozione.
Agli abitanti della zona non resta che sperare in una sorte benevola che non voglia che una cicca lasciata accesa tra le sterpaglie di rosmarino secco e i venti caldi di queste torride giornate non riduca in cenere l’imponente vegetazione del boschetto minando le abitazioni.
A completare lo scenario dei disastri del ritardo della consegna dei lavori è la condizione attuale delle aree cani in cui vigorose erbacce ben descrivono lo stato di abbandono.
Per l’intera area, la mancata consegna in tempi più veloci, di fatto ha acuito difficoltà e malcontento nei residenti della zona che già nei primi mesi nell’anno confidavano nella speranza di poter godere entro l’estate del sito.
In un’area così decentrata avere un luogo dove svolgere in sicurezza attività all’aperto e di inclusione sociale è prioritario non solo per le persone quanto per gli animali domestici che, con l’asfalto rovente di questi giorni, privati di qualsiasi area a loro dedicata, patiscono enormemente la situazione.
Le due aree per i cani al momento, perdurando la cantierizzazione, sono inagibili per motivi di sicurezza, più volte è stato fatto notare alla cittadinanza il rischio che i cani si possano ferire tra gli attrezzi non ancora rimossi definitivamente.
A questo punto la domanda che nasce spontanea è: se le due aree destinate ai cani sono pericolose e preventivamente i cancelli chiusi ne impediscono l’ingresso come mai il boschetto resta aperto nonostante presenti la stessa condizione di lavori in corso?
Se il mese corrente, notoriamente rallentato dalle ferie estive, non produrrà avanzamenti nell’opera, i primi giorni di settembre presenteranno un quadro invariato, immaginiamo pertanto che difficilmente si potrà pensare che venga concesso l’ok per qualsivoglia iniziativa pubblica.
Non resta che sperare che l’evento programmato nella prima decade di settembre ingeneri una tale sferzata ai lavori da rendere l’intera area sicura e in condizioni di fruibilità per tutti, animali compresi.
Bari, 09/08/24
di Redazione