Arte e Spettacolo

FOGGIA, TEATRO U. GIORDANO: IL JAZZ DI PAT METHENY SANCISCE UNA RIPARTENZA DI PRESTIGIO PER GLI EVENTI IN PRESENZA

Dopo i momenti duri del lockdown ed i continui rinvii, è venuto finalmente il momento per il Teatro Umberto Giordano di Foggia, di ospitare una delle stelle internazionali del jazz, Pat Metheny. Un concerto evento organizzato dal Comune di Foggia Teatro Umberto Giordano in collaborazione con Moody Jazz Cafè.

L’8 maggio, alle 21:00, il sipario del teatro del capoluogo Dauno, si aprirà per svelare la bellezza di un artista che ha segnato e continua a segnare la storia della musica mondiale: Pat Metheny. Una delle 5 date italiane sarà proprio nello storico teatro foggiano, con un soldout annunciato, in cui gli apassionati potranno gustare le note che hanno portato Pat Metheny ad affermarsi come uno dei mostri sacri del jazz mondiale.

Pat Metheny è uno dei più grandi chitarristi jazz al mondo e l’unico musicista ad aver vinto 20 GRAMMY Award in dodici diverse categorie musicali, sarà al Teatro Giordano di Foggia con il suo nuovo progetto “Side Eye“.  Metheny, che in passato ha collaborato tra i tanti, con Steve Reich, Ornette Coleman, Herbie Hancock, David Bowie e Pino Daniele, nel suo nuovo progetto “SIDE-EYE NYC ha registrato, appena prima dell’inizio della pandemia, nuovi brani originali mischiandoli con geniali rivisitazioni di alcune delle sue composizioni più amate, come “Timeline”, che in origine vedeva Pat Metheny suonare insieme alle icone Michael Brecker ed Elvin Jones. SIDE-EYE è l’ultimo e incomparabile tassello dell’eclettismo di Metheny, i cui album più recenti includono “From This Place”, nominato da Downbeat “Jazz Record of the Year” del 2020, e l’album uscito a marzo 2021 “Road To The Sun”, una suite per chitarra classica. Pat Metheny sarà affiancato dal batterista Marcus Gilmore, nipote del batterista Roy Haynes che ha già collaborato con Steve Coleman, Ravi Coltrane, Vijay Iyer, John Clayton, Chick Corea, Ray Barretto, Branford Marsalis, Jimmy Heath, Wycliffe Gordon e Roy Hargrove  e dal pianista James Francies che a soli 24 anni ha già collaborato con musicisti jazz (Pat Metheny, Chris Potter, Jeff «Tain» Watts, Stefon Harris, Eric Harland, Terrace Martin), hip-hop (Common, NAS) e neo-soul (Lauryn Hill, José James) ed è considerato come uno dei pianisti e tastieristi emergenti della scena moderna.

Oggi continua a essere una delle stelle più brillanti della comunità jazz, dedicando tempo sia ai suoi progetti sia a quelli di artisti emergenti e affermati veterani, aiutandoli a raggiungere il loro pubblico e a realizzare il proprio visioni artistiche.

Foggia, 04/05/22

di Redazione