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ALLE “OLIMPIADI DELLA PREVENZIONE” PREMIATE LE SCUOLE PUGLIESI E I CAMPIONI DEL VIDEOGAME “SCACCIARISCHI”

Si è conclusa la Terza Edizione delle “Olimpiadi della Prevenzione”, organizzate da Inail e Regione Puglia. Proclamati i vincitori del videogioco ScacciaRischi, ideato dalla società barese P.M. Studios, per aiutare i più piccoli ad orientarsi sui temi della sicurezza e della prevenzione.

Il videogame è ora un modello di studio anche per i ricercatori dell’Università di Bari.

Nei giorni lunghi e difficili della pandemia, migliaia di bambini e ragazzi pugliesi, hanno imparato le principali regole sulla sicurezza e sulla prevenzione dei rischi, giocando ad un videogame: ScacciaRischi. E’ il primo videogioco italiano nato per affrontare l’emergenza pandemica e per gestire i pericoli in casa, a scuola e a lavoro; in tre edizioni ha coinvolto oltre 25.000 studenti di 300 istituti scolastici pugliesi di primo e secondo grado, e 400 docenti.

Da febbraio a oggi la pagina Facebook del gioco ha registrato oltre 1 milione di interazioni, e i post oltre 3 milioni di visualizzazioni.

Dopo il successo delle due precedenti edizioni, i game designer della barese P.M. Studios, quest’anno hanno introdotto nel gameplay del gioco nuovi nemici come il “Mega Virus” e le “Fake News”, mentre accanto ai caschetti della sicurezza ci sono le mascherine da salvare dalla distruzione dei malvagi Dangerbots. I risultati, in termini di partecipazione e visualizzazioni del gioco sui social network, sono straordinari: 2 milioni e 350mila nelle ultime quattro settimane.

L’iniziativa, frutto di un progetto educativo promosso dall’Inail Puglia e dall’Assessorato alla Salute della Regione Puglia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, è stata rivolta agli studenti delle scuole primarie e secondarie di I grado pugliesi che si sono sfidate, pilotando i fantastici “Safebots” e imparando nei vari livelli del gioco i comportamenti corretti da seguire per far fronte all’emergenza sanitaria, fino a raggiungere l’ultimo livello: il vaccino.

Dal 25 maggio al 3 giugno si sono svolte online le finali individuali dell’edizione 2020/21 delle “Olimpiadi della Prevenzione”, con una competizione individuale e a squadre, durante la quale gli studenti delle 10 scuole finaliste, cinque per le scuole primarie e cinque per le secondarie di primo grado, si sono sfidate virtualmente fino all’ultimo “vaccino”.

Per le scuole primarie, si classifica al primo posto Alessandro Gaetani (scuola primaria “Sottotenente F. Galiotta” di Martano – LE); al secondo Sara Casiero (I.C. “Davanzati – Mastromatteo” di Palo del Colle – BA); terza è Annachiara Lillo (C.D. “Giuseppe Caiati” di Bitonto – BA); quarto e quinto posto per Antonio Antonaci (I.C. “Polo 3” di Galatina – LE) e Elisa Carrieri (2 C.D. “Via Firenze” di Conversano – BA).

I primi cinque a salire sul podio per le scuole secondarie di primo grado sono: al primo posto Eleonora Perna (I.C. “S.G. Bosco – Manzoni” di Sannicandro – BA); al secondo posto Giorgio Fachechi (I.C. “Pomarico” di Collepasso – LE); al terzo Vito Cofano (I.C. “Galileo Galilei” Pezze di Greco di Fasano – BR); al quarto e quinto posto si sono piazzati rispettivamente Nicolò Di Ceglie (I.C. “Mariano – Fermi” di Andria – BT) e Umberto Cristiani (I.C. “da Feltre – Zingarelli” di Foggia).

Le finali individuali seguono di qualche settimana, le finali della gara a squadre.

I vincitori di questa categoria sono: per le scuole primarie l’Istituto comprensivo “Polo 3” di Galatina in provincia di Lecce guidati dalla docente Daniela Valentini, e per le scuole secondarie l’Istituto comprensivo “S.G. Bosco–Manzoni” di Sannicandro nel Barese.

«Siamo davvero orgogliosi di questo progetto che è stato concepito, sin dall’origine, non come un semplice e didascalico gioco educational, ma come un’opera crossmediale interattiva che è riuscita, andando molto oltre le nostre aspettative, a dar vita a un universo videoludico che ha creato un ponte tra istituzioni pubbliche fondamentali, la cultura del “ludus” e quella della sicurezza – spiega Fabio Belsanti, ceo fondatore e lead game designer della P.M. StudiosGli ScacciaRischi rappresentano il principio di una nuova generazione di videogiochi di pubblica utilità».

Il videogioco è diventato presto un caso di studio, tanto da indurre il Dipartimento di Formazione Psicologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari a lanciare uno strumento di indagine per migliorare l’efficacia educativa dell’iniziativa.

Francesca D’Errico, docente di Psicologia Sociale all’Università di Bari ed esperta di Affective Psychology, nuova branca della psicologia che studia il ruolo delle tecnologie nel miglioramento dei comportamenti umani, insieme ad un gruppo di ricercatori, ha promosso un’indagine nelle scuole primarie e secondarie pugliesi, per validare il “modello ScacciaRischi” non solo sui ragazzi, ma anche sugli insegnanti.

«Obiettivo della ricerca è capire se esiste una relazione non solo tra tecnologia, emozioni positive ed apprendimento nei ragazzi, ma anche tra l’insegnante, che pensa positivamente la tecnologia, e lo studente. – spiega la professoressa Francesca D’ErricoCon lo ScacciaRischi volevamo testare l’induzione di un videogioco a comportamenti positivi e alla consapevolezza del rischio, perché la tecnologia ci induce ad apprendere alcuni comportamenti automatici e replicarli, così nel momento in cui si presenta nella realtà una situazione simile a quella vissuta nel videogioco, cognitivamente la mente è più allenata a rispondere in maniera positiva e adattiva».

Il videogioco ScacciaRischi, che rappresenta il primo caso nazionale di studio sul rapporto tra videogiochi e bambini/ragazzi, è in grado di generare emozioni positive, che sono il mezzo principale per far acquisire comportamenti sani in modo giocoso: «Attraverso la tecnologia i ragazzi imparano a definire ciò che è prioritario in un contesto giocoso, e in base a come affrontano le situazioni nel videogame, è probabile che anche nella realtà si comportino di conseguenza nella maniera più funzionale possibile», conclude la professoressa D’Errico.

Il progetto “Gli ScacciaRischi: le olimpiadi della prevenzione” è stato premiato lo scorso novembre al “Forum PA 2020 Restart Italia” come una delle migliori esperienze sviluppate dalle amministrazioni pubbliche per rispondere e adattarsi alle emergenze.

«Portiamo avanti questo progetto con le scuole già da tempo e siamo riusciti ad adattarlo con successo al periodo emergenziale che stiamo vivendo. In un momento in cui anche la casa, da luogo simbolo di rifugio e sicurezza, si è trasformata in scuola, in ufficio, in un organismo più complesso di convivenza, abbiamo voluto mostrare ai ragazzi come si ponga un problema di sicurezza quando sono all’interno delle sue mura. – ha commentato il Direttore Regionale INAIL Puglia, Giuseppe GiganteLo facciamo attraverso un approccio ludico proprio per avere massimo riscontro in termini di attenzione e coinvolgimento e perché siamo fermamente convinti che la lotta al fenomeno infortunistico debba partire dai ragazzi, lavoratori del domani».

Gli ScacciaRischi, concepiti per essere un brand crossmediale utili a diffondere la cultura della sicurezza a livello nazionale, sono stati tradotti anche in lingua inglese per essere fruibili a livello globale. Tra i vari riconoscimenti internazionali ricevuti, il progetto è risultato finalista all’International Media Festival for Prevention 2020 di Toronto, all’Italian Videogame AWARDS – Best Applied Games (Cinecittà, Roma- 2019), selezionato e inserito nella Piattaforma Game 2 Human (G2H) di IIDEA – Italian Interactive Digital

Entertainment Association.

Tutti possono giocare al videogame ScacciaRischi scaricando gratuitamente l’app oppure collegandosi al sito web ufficiale www.scacciarischi.it

P.M. Studios, fondata a Bari nel 2001, opera nel settore del software interattivo d’intrattenimento (VIDEOGAMES), educativo, storico-ricostruttivo e multimediale. La società inoltre ha utilizzato con successo il game design in molti settori creando servizi, prodotti e marchi educativi per importanti aziende private come IBM (Historia Ludens) ed enti pubblici come la Regione Puglia.

Dal 2018 la società ha anche dato vita a un progetto di ricerca multidisciplinare che studia e indaga su vari temi storico-filosofici connessi alla teoria e alla pratica dello sviluppo dei giochi nella cultura globale

Bari, 04/06/2021

di Redazione