Politiche Regionali

UN APPELLO ALLA CONCRETEZZA PER CHI UN LAVORO NON CE L’HA; UN RICORDO, PER CHI IL LAVORO SE L’E’ PORTATO VIA; UN INVITO ALL’UNANIMITA’, PERCHE’ E’ L’UNICO MODO PER ANDARE AVANTI: APRE COSI’ LA PRESIDENTE CAPONE LA SEDUTA ODIERNA DI CONSIGLIO

Foto di repertorio

“Oggi viviamo un’emergenza nell’emergenza: quella del lavoro. Qualche giorno fa abbiamo celebrato la Festa dei Lavoratori, io non me la sento di chiamarla Festa.

Non me la sento per tutte quelle famiglie cui questa pandemia ha distrutto sogni e sacrifici, non me la sento per Natalino, 49 anni di Taranto, che il 29 aprile ha perso la vita nel porto di Taranto, per Luana, 22 anni, giovanissima mamma della Provincia di Prato, che il 3 maggio è morta mentre lavorava in una fabbrica tessile, per tutte quelle vite che in questi anni sono rimaste all’ombra delle economie.

Ma la vita conta più di tutto. E se è vero che l’Italia non può vivere senza il lavoro è vero anche che la dignità e la sicurezza sul lavoro sono la chiave di una ripartenza non solo post pandemica ma civile e democratica. Non si può morire a vent’anni perché hai bisogno di portare il pane a casa, come non si può scegliere tra salute e lavoro. Lavorare è un diritto, lo dice la nostra Costituzione, consentire che il lavoro sia svolto in sicurezza è un dovere.  

Leggevo proprio stamattina che dal1° gennaio al 31 marzo 2021 in Italia sono morte sul lavoro due persone al giorno e le denunce di infortunio, con esito mortale, nel primo trimestre del 2021 sono state 185: 19 in più rispetto alle 166 denunce registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4%).

Anche questa è una battaglia che dobbiamo vincere, tutti insieme, per le nostre cittadine e i nostri cittadini.

E la battaglia per i diritti sociali, com’è appunto quella per il lavoro, non può che andare a braccetto con la battaglia per l’affermazione dei diritti civili.

Penso alla discussione di questi giorni sulla Legge Zan e al fatto che questa abbia riacceso l’attenzione su un tema centrale per il nostro Paese: quello delle libertà personali.

Penso che sarebbe importante riprendere le fila della lotta alle parole d’odio anche qui, nella nostra Aula.

Qui, dove più volte abbiamo dimostrato che se a richiederlo è il bene della nostra gente siamo capaci di unirci e fare sintesi.

Ne sono prova le tante Proposte di Legge che approdano oggi in Aula dopo un voto unanime nelle commissioni consiliari. Un segnale, questo, che da solo basterebbe a raccontare la vocazione che questa consiliatura ha deciso di intraprendere.

Oggi affronteremo temi cruciali, dallo sviluppo economico al sociale, dall’edilizia, al contrasto alle mafie, su cui tutti ci siamo ritrovati concordi nel nome della nostra Puglia.

Con questa spinta, con questo spirito costruttivo, possiamo e dobbiamo continuare”.

Bari, 4/5/2021

di Redazione